LA NORMATIVA

IL SISTEMA EDUCATIVO IN ITALIA

Informazioni sintetiche aggiornate sulla struttura del sistema educativo dopo la riforma.

La normativa vigente stabilisce il diritto/dovere di studiare o formarsi fino al compimento del diciottesimo anno d'età oppure fino al raggiungimento di una qualifica di durata almeno triennale.
I giovani che hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo (terza media) devono proseguire in uno dei seguenti canali di istruzione o formazione:

Indice dei contenuti

Istruzione secondaria superiore
Licei
I Licei hanno durata quinquennale e si suddividono in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso formativo e hanno un carico orario variabile dalle 27 alle 35 ore settimanali.
In tutti i licei si studia obbligatoriamente una lingua straniera per tutti i cinque anni. Inoltre, è previsto l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera in tutti i percorsi.
Al superamento dell’esame di Stato conclusivo viene rilasciato il titolo di Diploma di Istruzione Liceale, indicante la tipologia di liceo e l’eventuale indirizzo o sezione, che permette l’accesso a tutte le facoltà universitarie o all’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
Sono previste 6 tipologie liceali:
1) Liceo artistico
2) Liceo classico
3) Liceo linguistico
4) Liceo musicale e coreutico
5) Liceo scientifico
6) Liceo delle scienze umane

Istituti Tecnici e Professionali
Il percorso didattico di tali Istituti, articolato in un orario settimanale medio di 32 ore di lezione, è strutturato come segue:
- un primo biennio propedeutico agli specifici indirizzi successivi
- un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni.
Al superamento dell’esame di Stato conclusivo viene rilasciato un Diploma che permette l'inserimento nel mondo del lavoro e, comunque, costituisce titolo necessario per l’accesso all'Università, agli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale e ai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
Gli Istituti Tecnici si articolano in 2 settori, ciascuno dei quali comprende più indirizzi:
1) Settore economico (Amministrazione, Finanza e Marketing; Turismo)
2) Settore tecnologico (Meccanica, Meccatronica ed Energia; Trasporti e Logistica; Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni; Grafica e Comunicazione; Chimica, Materiali e Biotecnologie; Sistema Moda; Agraria, Agroalimentare e Agroindustria; Costruzioni, Ambiente e Territorio).
Gli Istituti Professionali si articolano in 2 settori comprensivi di indirizzi diversi:
1) Settore dei servizi (Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale; Servizi socio-sanitari; Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera; Servizi commerciali)
2) Settore industria e artigianato (Produzioni artigianali e industriali; Manutenzione e assistenza tecnica).

Per approfondire:
La riforma della Scuola Secondaria Superiore a cura del Ministero dell'Istruzione
Il sistema educativo in Italia a cura di RUE – Risorse Umane Europa

Istruzione e formazione professionale (IeFP)
I percorsi IeFP consentono l’integrazione tra il sistema scolastico e quello formativo regionale.
Hanno durata triennale e si articolano in un primo anno a carattere orientativo nell'ambito dell'area professionale scelta e in un biennio finalizzato al conseguimento di un attestato di qualifica professionale, idonea sia per l'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia per il proseguimento degli studi all'interno del sistema dell'istruzione secondaria superiore.


Apprendistato per il conseguimento della qualifica o del diploma
Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionalizzante, finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale o di un diploma quadriennale regionale, rappresenta un particolare rapporto di lavoro volto a favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Fornendo la possibilità di acquisire una professionalità specifica, alterna momenti lavorativi e momenti di formazione esterna all’impresa.
Si tratta di una tipologia di contratto che è stata profondamente modificata dapprima dalla riforma del mercato del lavoro del 2003 (la cosiddetta Legge Biagi) e in seguito dal Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167.
Si rivolge ai giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni compiuti, può durare al massimo tre anni oppure quattro nel caso di diploma quadriennale regionale e ha lo scopo di far ottenere al lavoratore una qualifica professionale che costituisce credito formativo ai fini del completamento del percorso scolastico. 

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